Il colpevole, spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia Nomen Omen: Una rilettura a tre voci di “una pura formalità” di Tornatore Quignard.
Durante una piovosa e fredda notte, in aperta campagna, una donna vaga sola, senza ombrello, né documenti. Viene, a detta sua, sequestrata e trascinata di forza nel vicino commissariato di polizia. Quando gli viene chiesto di dichiarare la propria identità, la donna dice di essere Onoff, una famosissima scrittrice, scomparsa dalle scene mondane da molto tempo.
Apparentemente in preda ad un’amnesia, viene sospettata di un omicidio commesso quella stessa sera e per questo sottoposta ad un lungo e surreale interrogatorio che le farà riaffiorare i ricordi di una vita. Un intreccio dalle atmosfere kafkiane che si snoda nell’arco di una notte, un insolito giallo poliziesco pretesto per un vero e proprio viaggio nella memoria della protagonista.
In un atto unico, i tre attori, sempre in scena: la scrittrice sospettata (Sara Trainelli), il poliziotto di turno (Stefano Germani) e il commissario (Danilo Zuliani), sembrano come congelati tra le pareti squallide di un commissariato di campagna, la cui consueta calma è squarciata da scambi di battute sempre più tesi, fino a sfociare in improvvise esplosioni di violenza.
L’atmosfera inquisitoria da giallo poliziesco viene amplificata nella messa in scena, da una serie di videoproiezioni che serrano il pubblico in un ritmo incalzante e lo conducono in questa partita a scacchi tra i protagonisti, chi arroccato in posizione difensiva per tutelarsi e chi abile nel condurre il gioco, fino al sorprendente finale in cui il mistero verrà finalmente risolto.