Colombia e le sue terre sconfinate e colorate
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Colombia e le sue terre sconfinate e colorate

La Colombia e le sue terre sconfinate e colorate mi hanno colpito, mi hanno dato una botta al cuore facendomi essere un tutt’uno con la natura per apprezzarla al meglio.

Ho visto paesaggi di ogni tipo: dall’altopiano di Bogotà, alla zona delle paludi, al mare azzurro della costa caraibica, al deserto al nord, alla foresta al sud fino al deserto del Tatacoa.

Come vedete la Colombia offre terre diversissime tra loro ma unite da un fattor comune: la voglia di conservarle al meglio.

E’ proprio l’attenzione dei Colombiani verso le proprie terre che mi ha lasciato il ricordo più bello: la conservazione è un punto focale nella gestione della natura e del suolo: quanto abbiamo da imparare noi italiani…

Ora vi lascio alle meravigliose immagini della Colombia e le sue terre sconfinate e colorate:

Plaza de Bolivar: la cattedrale
L’immensità di Plaza de Bolivar a Bogotà dove turisti e cani girano tranquillamente
Scultura di un giocoliere nel quartiere della Candelaria a Bogotà: questo quartiere è l’inno dei murales e degli artisti di strada
L’immensità di Bogotà vista dal Monserrate: la collina sopra Bogotà
Altra veduta di Bogotà dal Monserrate: il centro attorniato da infinite case. Tutte case dignitose, assenza di favelas.
Riflessi
Questa è Zipaquirá: la cattedrale del sale. Evito commenti su come hanno cambiato questo luogo che in passato ha visto molto sudore e, purtroppo, anche morte per estrarre il sale da questa immensa miniera. Ora è una lunga via crucis…
Sempre la miniera di sale di Zipaquirá
Villa de Leyva sotto la pioggia: questa cittadina coloniale è un molto bella anche se piena di turisti (quasi tutti colombiani) e andrebbe vissuta per qualche giorno. Mi ha ricordato molto Taxco in Messico con i suoi colori.
Le montagne brulle che circondano Villa de Layva
La piazza principale di Villa de Leyva: questi colombiani anzi, gli spagnoli conquistadores, hanno avuto manie di grandezza costruendo le piazze
Il patio interno del museo di Botero
Andando nella penisola della Gajira
Un tren de hielo y fuego: in onore del viaggio fatto dalla Mano Negra e raccontato dal padre di Manu Chao nel suo libro.
Terre sconfinate: questa foto è emblematica con le rotaie della ferrovia “El Cerrejon” che si fondono con l’orizzonte
Il “desierto” sconfinato nella regione della Guajira dove i colori della terra rossa si accoppiano perfettamente al blu intenso del cielo
Nuvole, cielo, terra: tutto di amalgama insieme per regalare paesaggi mozzafiato
La terra secca che non vede acqua da molto tempo
Le piste lasciate dalle macchine cambiano in base a come la natura decide, in base a dove, durante il periodo delle piogge, l’acqua ristagna
Il “desierto” incontra il mare e al rosso della terra e al blu del cielo si aggiunge il verde della vegetazione
Punta Galina: il punto più a nord del continente dell’America del sud dove il vento disegna la pietra come nessun artista saprebbe fare
La fatica di svegliarsi per vedere l’alba è sempre ripagata da dei colori mozzafiato
Il sole nasce per regalare bellezza inimmaginabili
Anche l’acqua se la cava bene come scultrice al pari del vento
Certe volte sembra che le baie siano messe là apposta per abbracciare il sole che scende
Ci si allontana da mare e subito il “desierto” torna a regalare scorci veramente particolari
La forza dell’oceano
Finalmente vento ed acqua si sono messi d’accordo per fare la stessa scultura
Un altro giorno, un’altra alba con i suoi meravigliosi colori
Simòn Bolivar con la sua spada protegge Bogotà e la Colombia tutta dai conquistadores
Le luminarie di Bogotà
Riflessi
Svegliarsi, aprire la finestra e vedere questa piantagione di caffè dà una forza fuori dal comune per affrontare la giornata
Il fiume Magdalena, il più lungo della Colombia, si fa strada per le montagne nel suo lungo tragitto fino al mare
Deserto del Tatacoa: le difficoltà della vegetazione a rimanere in vita in questa terra arida
Ci sono voluti milioni di anni di erosione per far sì che la natura “disegnasse” questo deserto
Senza parole…

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