Tor bella Monaca, quartiere di Roma che, leggendone la sua storia, sembra qualcosa di spettacolare:
La zona prende il nome da una torre, citata per la prima volta in un documento del 1317 e di proprietà di un tal “Pietro Monaca”; da un altro membro della famiglia prende il nome di “torre di Paolo Monaco”. Nel XVI secolo è in possesso della basilica di Santa Maria Maggiore e il nome si è mutato in “torre Pala monacha”, mentre nel secolo successivo sono attestati “Torre Bella Monica” o “Torre Belle Monache”. Da questa trasformazione trasse origine la leggenda di una sosta di santa Rita da Cascia, durante il suo viaggio a Roma per il giubileo del 1450.
Nel 1869 la tenuta passò in proprietà della famiglia Borghese e venne riunita con quella di Torrenova. Nel 1923 la tenuta venne ceduta al conte Romolo Vaselli, che inglobò l’antica torre in una villa privata.
Questa è la storia ma la realtà è molto diversa: arrivando in macchina mi sono trovato davanti un quartiere duro, squadrato che sembra darti un pugno allo stomaco appena arrivato.
Per fortuna al centro di tutto questo c’è una bellissima macchia colorata: il teatro di Tor Bella Monaca che con la sua bellezza ma, soprattutto, sia con le sue attività che con i suoi spettacoli è un punto di aggregazione e di cultura bellissimo.
Fatta questa premessa, la natura ci mette sempre del suo per rendere qualsiasi posto magico come ha fatto pochi giorni fa rendendo Tor Bella Monaca rossa fuoco colorando i suoi muri e i suoi palazzi: